La cooperazione allo sviluppo è una forma di collaborazione tra differenti territori finalizzata a favorire la crescita sostenibile di tutti i popoli, in particolare nelle aree considerate deboli, garantendo il rispetto della dignità umana.

La cooperazione è un mezzo per instaurare, migliorare e consolidare le relazioni tra i diversi Paesi e le diverse comunità.

La cooperazione italiana, sviluppatasi a partire dal secondo dopoguerra, si fonda sul principio solidaristico teso ad alleviare la povertà nel mondo e si è via via strutturata e coordinata con le iniziative internazionali, anche per rafforzare le istituzioni dei Paesi più svantaggiati.

Oggi è regolata dalla legge ”Disciplina Generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo” n. 125/2014 ed è parte integrante della politica estera del nostro Paese.

Costituzione Italiana, Articolo 11

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

 

 

Legge “Disciplina Generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo” n. 125/14

La cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile, i diritti umani e la pace, denominata «cooperazione allo sviluppo», è parte integrante e qualificante della politica estera dell’Italia. Essa si ispira ai princìpi della Carta delle Nazioni Unite ed alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. La sua azione, conformemente al principio di cui all’articolo 11 della Costituzione, contribuisce alla promozione della pace e della giustizia e mira a promuovere relazioni solidali e paritarie tra i popoli fondate sui princìpi di interdipendenza e partenariato.

La cooperazione allo sviluppo, nel riconoscere la centralità della persona umana, nella sua dimensione individuale e comunitaria, opera per:

  • sradicare la povertà e ridurre le disuguaglianze,
  • migliorare le condizioni di vita delle popolazioni e promuovere uno sviluppo sostenibile;
  • tutelare e affermare i diritti umani, la dignità dell’individuo, l’uguaglianza di genere, le pari opportunità e i princìpi di democrazia e dello Stato di diritto;
  • prevenire i conflitti, sostenere i processi di pacificazione, di riconciliazione, di stabilizzazione post-conflitto, di consolidamento e rafforzamento delle istituzioni democratiche.

 

Piemonte: un sistema territoriale nella Cooperazione

In Piemonte operano nella cooperazione allo sviluppo le Istituzioni Locali (Regione, Province, Comuni, Università), le Organizzazioni della Società Civile e gli Enti Religiosi.

Moltissime e diversificate sono le esperienze di cooperazione internazionale promosse e realizzate dal territorio piemontese.  Territorio ricco di tanti attori impegnati in attività, scambi e relazioni di partenariato, anche complessi, finalizzati a far crescere la conoscenza reciproca tra le comunità locali e a favorire una crescita sostenibile, ma soprattutto sociale ed umana, rispettosa dell’ambiente, delle diverse culture e a tutela del “bene comune” per assicurare il benessere delle popolazioni e perseguire la pace tra i popoli.

In questa sezione sono raccolte e raccontate le iniziative suddivise nelle due principali categorie: