Le ricette del dialogo. Cibi e storie per l’intercultura e l’integrazione

Le ricette del dialogo.  Cibi e storie per l’intercultura e l’integrazione è un progetto di Educazione alla cittadinanza mondiale che, attraverso un tema aggregativo come il “cibo” , affronta le sfide del dialogo interculturale e dell’inclusione sociale. Il progetto ha il suo focus in Piemonte, terra di migrazioni fin dalla metà del Novecento, che conta una popolazione straniera residente superiore alla media nazionale. Questa diffusa presenza in tutte le province piemontesi, narra che l’immigrazione è una dimensione strutturale in Piemonte, dove l’incontro con l’“altro” rientra nelle situazioni di vita quotidiana. I dati indicano la necessità di intervenire per l’inclusione sociale e il presente progetto, riconoscendo la forte interconnessiotra cibo/migrazione e tra cibo/cultura, agisce promuovendo il dialogo e l’incontro attraverso il “linguaggio del cibo”.

 

Un detto arabo dice “Non conosci realmente una persona finché non mangi con lei”.

Il progetto intende attivare il dialogo interculturale e l’inclusione sociale tramite il cibo quale elemento di socialità, punto di contatto tra le persone di varie nazionalità.

Attraverso un partenariato con ampie e diverse competenze, il progetto opera con una strategia che coinvolge diversi settori della società piemontese, con metodologie e strumenti adatti ai diversi target, agendo parallelamente per:

  • migliorare la comprensione critica della società plurale
  • per aumentare l’inclusione sociale e lavorativa della popolazione di origine straniera.

Questi due assi di intervento sono finalizzati a migliorare la crescita inclusiva del territorio in Piemonte, attraverso il dialogo interculturale e il “linguaggio del cibo”

LVIA, Lay Volunteers International Association, Ente promotore

Slow Food, Renken, Cooperativa Colibrì, Asbarl, Associazione Panafricando, Regione Piemonte, Città di Torino

Obiettivo generale del progetto è migliorare il dialogo interculturale, la coesione sociale e lo sviluppo attivo e responsabile nel territorio Piemontese

In specifico si intende

  • 1) Promuovere,  presso i giovani e la cittadinanza,  la comprensione critica della società interculturale e diffondere buone pratiche di dialogo attraverso il “linguaggio del cibo
  • 2) Rafforzare la crescita inclusiva delle città e delle comunità di migranti nei rispettivi territori di appartenenza (7 Province Piemontesi)

Le principali attività sono le seguenti:

  1. Co-progettazione con 20 scuole di percorsi educativi e realizzazione di 40 cicli di laboratori di ECG, gastronomici e di intercultura nelle classi;
  2. Realizzazione da parte degli studenti di 20 eventi aperti alla cittadinanza;
  3. Formazione residenziale per 15 gruppi giovanili e 15 eventi rivolti al territorio;
  4. Realizzazione di 15 “Biblioteche Viventi” in 7 province Piemontesi;
  5. Realizzazione di 6 laboratori culinari aperti alla cittadinanza;
  6. Percorsi formativi per 60 migranti e accompagnamento all’apertura di almeno 10 “Ristoranti a casa”;
  7. Creazione di 1 Fondo per premiare le 10 migliori idee imprenditoriali da parte di migranti in ambito “cibo e intercultura”;
  8. Accompagnamento all’inserimento lavorativo dei migranti formati
  9. 10 eventi gastronomici e interculturali saranno organizzati da associazioni migranti;
  10. Messa a sistema e capitalizzazione dei risultati del progetto al Tavolo istituzionale “Cibo, Intercultura e Integrazione;
  11. Attivazione Bando di idee per selezionare le 5 migliori esperienze su “Cibo, Inclusione e Intercultura” sul territorio cittadino e della Città metropolitana di Torino;
  12. Organizzazione Spazio migranti all’interno del Festival Internazionale della Cucina Mediterranea di Torino, del Migranti Film Festival di Pollenzo e di Terra Madre 2018;
  13. Organizzazione di 7 incontri presso le Tavole Accademiche dell’UNISG di Pollenzo

RISULTATI previsti:

  1. Gli studenti delle scuole, i giovani e le comunità di 7 province Piemontesi hanno a disposizione maggiori e migliori informazioni per capire le diversità, iniziare e favorire l’incontro, il dialogo e la convivialità tra le diverse culture del territorio
  2. Le opportunità di inclusione sociale e lavorativa di persone vulnerabili sono aumentate, attraverso la promozione e apertura di servizi gastronomici da parte di migranti di diverse etnie
  3. Tavoli di lavoro istituzionali ed eventi di impatto nazionale sono promossi, al fine di diffondere le buone pratiche adottate (dialogo interculturale, di inclusione sociale) portando nuovo know-how alle istituzioni, alle diaspore, e agli attori sociali operanti nel settore.

 

Il progetto è  in corso

Durata : 18 mesi (2018 – 2019)

Destinatari:

120 insegnanti, 1.000 studenti di 40 classi, 5.000 persone della cittadinanza, 250 giovani (membri dei gruppi), 600 cittadini che “leggono” i libri , 500 persone della cittadinanza partecipanti ai corsi, 12 donne africane impiegate come cuoche, 60 migranti. 10 associazioni/comunità della diaspora africana, 40 stakeholder partecipanti al tavolo (associazioni ong, onlus, cooperative, rappresentanti di categoria, associazioni dei migranti), 38 Decisori pubblici a livello comunale, 5 organizzazioni beneficiarie del premio, almeno 500 migranti da tutta Italia, 7 cuochi migranti

 

Budget: Costo del progetto euro 463.234, 00

Principali finanziatorii: Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo

Link per approfondire:

http://www.lvia.it/lvia/italia/Le-Ricette-del-dialogo